Onde Corte: chi demolisce e chi ricostruisce
Con la fine di settembre il centro trasmittente di Juelich, poco lontano da Aquisgrana, sulla via per Colonia, è stato smantellato. A Santa Maria di Galeria, invece, i tecnici della Radio Vaticana hanno completato il mese scorso la ricostruzione di un trasmettitore recuperato ed ora perfettamente funzionante.
La razionalizzazione dei centri emittenti tedeschi è costato la fine dell'impainto di Juleich, che durante molti anni ha ripetuto talvolta anche il programma italiano della Deutsche Welle. Secondo il quotidiano Aachener Zeitung, le operazioni, avviate in precedenza con lo smontaggio delle antenne, si sono concluse con la distruzione delle grandi torri. Dei trentaquattro che componevano l'impianto, tre tralicci resteranno insieme con un piccolo museo a testimonianza della storia dell'impianto.
A Santa Maria di Galeria, invece, uno dei trasmettitori ABB che componevano il centro trasmittente di Prato Smeraldo (RAI, dismesso nel 2007) è stato ricostruito con accuratezza dai tecnici della Radio Vaticana con lo scopo, raggiunto, di sostituire un vecchio trasmettitore RCA non più funzionale alle emissioni verso l'Europa e il Mediterraneo. Con 100 KW reali di potenza ed un ricondizionamento totale dovuto anche all'intervento di tecnici svizzeri della casa costruttrice che hanno affiancato gli specialisti della Radio Vaticana, il trasmettitore testimonia la rilevanza che le onde corte mantengono per la diffusione libera dell'informazione. Statistiche attendibili affermano che sono oltre 100.000 le ore settimanali diffuse in onde corte per l'estero nel mondo e oltre 5.000 (con un incremento di circa il 10% nell'ultimo decennio) le ore di jamming (disturbo organizzato) a conferma della rilevanza che i regimi autoritari danno alle onde corte, uniche in grado di superare le loro frontiere capaci invece di filtrare internet e gli altri media.
A Santa Maria di Galeria, invece, uno dei trasmettitori ABB che componevano il centro trasmittente di Prato Smeraldo (RAI, dismesso nel 2007) è stato ricostruito con accuratezza dai tecnici della Radio Vaticana con lo scopo, raggiunto, di sostituire un vecchio trasmettitore RCA non più funzionale alle emissioni verso l'Europa e il Mediterraneo. Con 100 KW reali di potenza ed un ricondizionamento totale dovuto anche all'intervento di tecnici svizzeri della casa costruttrice che hanno affiancato gli specialisti della Radio Vaticana, il trasmettitore testimonia la rilevanza che le onde corte mantengono per la diffusione libera dell'informazione. Statistiche attendibili affermano che sono oltre 100.000 le ore settimanali diffuse in onde corte per l'estero nel mondo e oltre 5.000 (con un incremento di circa il 10% nell'ultimo decennio) le ore di jamming (disturbo organizzato) a conferma della rilevanza che i regimi autoritari danno alle onde corte, uniche in grado di superare le loro frontiere capaci invece di filtrare internet e gli altri media.
Copyright © by Osservatorio Radiofonia Internazionale in Lingua Italiana - All rights
reserved
Riproduzione vietata salvo quanto indicato nelle Condizioni d'uso o autorizzazione.